L’intelligenza elevata è nomade. È la capacità di adattare
il pensiero e l’azione al mutare degli eventi. È la capacità di trasmettere il
sapere con elasticità e con ogni mezzo: la tendenza a imparare da tutto e da
tutti, lasciando la propria tradizione aperta all’esterno e permeabile
all’altro, mantenendo tuttavia intatta e distinta la propria identità. La
mentalità nomade si costruisce conservando la tendenza opposta, la forza
conservatrice dello status quo, la quale costruisce e custodisce una tradizione
che si mantiene nel corso delle generazioni. È di nuovo la convivenza dinamica
tra cambiamento e permanenza. Ciò che è sottoposto al rinnovamento deve essere
conservato: la sapienza, che si è affinata nel corso del tempo, va preservata,
ma al contempo ha bisogno di essere interrogata e sollecitata dal cambiamento.
Non si tratta dell’elogio del dubbio fine a se stesso, ma dello stimolo alla
ricerca continua per avvicinarsi all’Assoluto."
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