Fudoshin
Fudoshin (不動心) è uno stato di equanimità o imperturbabilità
(letteralmente "cuore - mente - attenzione" "immobile") -
una dimensione mentale/filosofica di un'arte marziale (usualmente giapponese)
che contribuisce all'efficacia del professionista avanzato.
Fudoshin: Uno spirito di calma irremovibile e determinazione, di coraggio senza avventatezza, di stabilità radicata sia nel regno mentale sia nel regno fisico. Come un salice, possenti radici affondano nella terra mentre flessibili e tenaci rami oppongono, ai venti che soffiano, una leggera accomodante resistenza .
Fudoshin: Uno spirito di calma irremovibile e determinazione, di coraggio senza avventatezza, di stabilità radicata sia nel regno mentale sia nel regno fisico. Come un salice, possenti radici affondano nella terra mentre flessibili e tenaci rami oppongono, ai venti che soffiano, una leggera accomodante resistenza .
Fudō myō-ō (不動明王) è una divinità buddista
(e uno dei tredici Buddha giapponesi)
che porta una spada in una mano (per recidere delusione e ignoranza) e una
corda nell'altra (per legare "le forze del male", e le passioni e le
emozioni violente o incontrollate). Nonostante un aspetto intimorente, i suoi
caratteri di benevolenza e asservimento agli esseri viventi sono simboleggiati
dallo stile della sua capigliatura tipica della classe servile.
Zanshin
Zanshin è un termine utilizzato nel mondo delle arti
marziali col quale si indica un momento di concentrazione e di attenzione
particolare durante il quale il soggetto tiene sotto controllo con lo sguardo
l'avversario e si tiene a dovuta distanza da esso. Si verifica al termine di un
combattimento (kumi) o di una
applicazione di un kata
(bunkai).
Da non confondere con seme che invece precede l'azione.
Zanshin si traduce in "ZAN"= mantenere, "SHIN"= spirito, letteralmente "mantenere lo spirito allerta". Il vero Zanshin nasce da una concentrazione di tutti i sensi rivolta ad un particolare momento o ad una determinata azione, fisica e/o mentale "qui ed ora".
Lo Zanshin delle Arti Marziali è strettamente legato al MI Kamae (postura del corpo esterna) e Ki Kamae (postura psicologica interna).
La perdita dello Zanshin equivale ad aprire una falla (KYO) nella propria difesa che potrebbe essere sfruttata dall'avversario per abbatterci.
Zanshin: "ciò che resta della mente e del corpo"
Da non confondere con seme che invece precede l'azione.
Zanshin si traduce in "ZAN"= mantenere, "SHIN"= spirito, letteralmente "mantenere lo spirito allerta". Il vero Zanshin nasce da una concentrazione di tutti i sensi rivolta ad un particolare momento o ad una determinata azione, fisica e/o mentale "qui ed ora".
Lo Zanshin delle Arti Marziali è strettamente legato al MI Kamae (postura del corpo esterna) e Ki Kamae (postura psicologica interna).
La perdita dello Zanshin equivale ad aprire una falla (KYO) nella propria difesa che potrebbe essere sfruttata dall'avversario per abbatterci.
Zanshin: "ciò che resta della mente e del corpo"
pausa attiva in cui la mente metabolizza l'esperienza
e il corpo ripristina l'energia
separazione che unisce un'azione alla successiva
zanshin è un'esperienza naturale comune a molti
zanshin può essere pratica quotidiana, ogni azione,
anche la più banale può avere un suo zanshin.
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Nota: definizioni tratte da Wikipedia.it